L'orologio smarrito

La mattina di sabato è iniziata con un piccolo incidente che nessuno si aspettava.

Matteo aveva appena infilato la porta quando si accorse di non avere il suo orologio preferito al polso. Quel dispositivo, regalo di suo nonno, non era solo uno strumento per segnare il tempo, ma un pezzo della sua storia personale.

Decise così di tornare sui suoi passi, ripercorrendo ogni stanza della casa. Cercò in cucina, nel soggiorno e persino nel giardino, ma l'orologio sembrava svanito nel nulla. Matteo cominciò a sentirsi frustrato, mentre pensava a tutte le volte che aveva indossato quel regalo con orgoglio.

Nel tentativo di calmarsi, si sedette vicino alla finestra e guardò le foglie muoversi lentamente con il vento. Improvvisamente capì che forse stava dando troppa importanza alla perdita materiale.

Quella giornata divenne un momento di riflessione più che di ricerca. Matteo decise di scrivere una lettera al nonno, immaginando di raccontargli questa storia e come lui avesse affrontato questa piccola sfida.

Alla fine, non trovò l'orologio, ma acquisì una nuova consapevolezza: a volte perdere qualcosa aiuta a riscoprire ciò che conta davvero dentro di noi. E quel cambiamento interiore era un dono più grande di qualsiasi oggetto.

Con questo pensiero, la giornata si chiuse in un silenzio tranquillo, dove il tempo sembrava scorrere diverso, senza fretta e senza ansia.