Il caffè delle coincidenze

Ogni mattina, Alessio usciva di casa con la certezza che quel giorno sarebbe stato uguale a tutti gli altri.

Quel giorno però, qualcosa di diverso accadde nel piccolo bar vicino al lavoro. Mentre ordinava il caffè, notò una ragazza seduta da sola, che sembrava persa nei suoi pensieri.

Curioso, Alessio prese il suo caffè e si sedette al tavolo accanto. La ragazza lo guardò con un sorriso leggero, e senza sapere come, iniziarono a parlare del tempo, della musica e dei sogni.

Non era una storia d'amore immediata o esplosiva. Anzi, c’era nel loro dialogo una dolcezza tranquilla e sincera. Ma durante la pausa, un malinteso accese una piccola tensione: Alessio pensò che la ragazza fosse interessata a un altro.

Questo pensiero lo fece chiudere, e quando lei provò a continuare la conversazione, lui rispose con poche parole e si allontanò.

Quella sera, Alessio ripensò a quel momento e si chiese se avesse interpretato tutto male. Decise allora di tornare al bar il giorno dopo, non per cercare una storia, ma per capire meglio quei sentimenti nuovi e insoliti.

La seconda volta però, la ragazza non c’era. Ci volle un paio di giorni prima che si rivedessero e il silenzio tra loro era carico di domande senza risposta.

Né lei né Alessio cercavano una grande storia d’amore; erano due persone che avevano incontrato, per caso, qualcosa di fragile e incerto – e quel qualcosa valeva più di mille certezze.

Rimasero insieme, senza fretta, godendo della compagnia e della possibilità che a volte il cuore si ascolti senza bisogno di sapere tutto subito.