La giornata strana di Elisa

La sveglia suonò presto, ma Elisa non riusciva a svegliarsi completamente. Quel giorno sembrava diverso, come se qualcosa di strano l'aspettasse fuori dalla porta.

Uscì di casa e notò subito che il cielo era coperto da nuvole grigie, ma non era solo il tempo a essere insolito. Tutti i suoi vicini sembravano più tranquilli, quasi assenti nei loro pensieri.

Elisa decise di andare al solito bar per prendere un caffè. Mentre camminava, vide un gruppo di persone riunite in silenzio davanti a un palo. Si avvicinò e scoprì che qualcuno aveva appeso un cartello con una frase semplice: "Oggi lasciamo da parte le parole".

Perplessa, si sedette al bar e osservò la gente intorno: nessuno parlava, solo qualche sguardo e piccoli sorrisi silenziosi. Anche il barista lavorava senza parlare, preparando con calma i caffè.

Elisa pensò che fosse uno scherzo o una particolare iniziativa del quartiere, ma nessuno le spiegava niente. L'atmosfera silenziosa la fece sentire stranamente rilassata e meno ansiosa rispetto al solito.

Mentre rifletteva, un uomo accanto a lei scrisse su un piccolo foglio e glielo mostrò: "A volte il silenzio dice più delle parole".

Elisa trascorse la mattinata senza parlare con nessuno, apprezzando questo momento raro di calma. Tuttavia, verso mezzogiorno, un gruppo di bambini iniziò a ridere e a giocare rumorosamente rompendo quella magia.

La gente reagì con sorrisi divertiti e pian piano la normalità tornò, con chiacchiere e risate che riempivano le strade.

Quando Elisa tornò a casa, si sedette accanto alla finestra e pensò a quella giornata particolare. Non c'era una grande storia o a un problema da risolvere, solo la sensazione che a volte il mondo ha bisogno di fermarsi, anche solo per un momento, senza parole.