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Elena aveva pianificato una serata tranquilla da sola nel suo appartamento in centro città.
Aveva preparato una cena semplice e stava per accendere la televisione, quando improvvisamente la luce si spense.
Senza corrente, l’appartamento era completamente buio e silenzioso. Elena provò a usare il cellulare come torcia, ma un po' di preoccupazione iniziò a crescere.
Non sapeva quanto sarebbe durata l'interruzione e se gli altri nel palazzo avessero lo stesso problema.
Decise di chiamare il vicino di casa, Luca, per vedere se era tutto a posto da lui. Luca rispose al telefono e confermò che anche da lui mancava la luce.
Mentre aspettavano che la situazione si risolvesse, Elena cercò di distrarsi leggendo un libro a luce fioca, ma la completa assenza di elettronica la fece sentire strana e un po' isolata.
Poco dopo, sentì un rumore provenire dal cortile interno; si affacciò e vide un gruppo di persone con torce e candele, condividendo storie e risate.
Decise di unirsi a loro e scoprì che, senza la tecnologia, il tempo sembrava rallentare e le relazioni tra vicini diventavano più genuine.
La luce tornò dopo un paio d’ore, ma Elena rimase con la sensazione che quella serata senza energia fosse stata una pausa preziosa dal ritmo veloce della vita.
Non tutti i problemi trovano una soluzione immediata, ma a volte l’attesa può portare piccole scoperte inaspettate.
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