Un giorno a Torino e una pioggia imprevista

Non avevo mai immaginato che un semplice viaggio a Torino potesse trasformarsi in un ricordo così particolare.

Arrivato nel tardo mattino, decisi di esplorare la città a piedi. Le strade erano vivaci, e l'aria portava un fresco profumo di caffè e pane appena sfornato. Il mio primo obiettivo era visitare il famoso Museo Egizio, ma appena uscito dalla stazione, il cielo cambiò rapidamente.

Cominciò a piovere forte, senza alcun preavviso. Completamente impreparato, cercai immediatamente un riparo sotto un portico vicino. Lì incontrai una coppia di turisti giapponesi che avevano la stessa sfortuna. Iniziammo a chiacchierare mentre aspettavamo che smettesse.

Dopo un po', la pioggia rallentò, ma le strade si erano trasformate in piccoli fiumi. Decisi quindi di rinunciare al museo e di camminare lungo il fiume Po, osservando i riflessi delle luci sulla superficie dell’acqua.

La città aveva un altro aspetto sotto la pioggia: meno turisti, più tranquillità. Camminai lentamente, godendomi il suono della pioggia che cadeva sugli alberi e il profumo della terra bagnata.

Quando la pioggia cessò completamente, il cielo si schiarì e apparve un grande arcobaleno sopra la Mole Antonelliana. Mi fermai a guardare, pensando che a volte, un imprevisto può farti scoprire un lato di una città che non avresti mai visto altrimenti.

Alla fine, tornai in stazione con la sensazione di aver vissuto un’esperienza autentica, diversa dai soliti tour organizzati. Non c’era un grande finale o una soluzione a un problema, solo il piacere di un momento semplicemente unico e silenzioso.