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Questa mattina, mentre uscivo di casa per andare al lavoro, ho notato qualcosa di strano sul marciapiede.
Sono Marco e vivo in una città abbastanza grande, ma oggi una piccola cosa ha attirato la mia attenzione: un cappello nero, semplice, abbandonato sul bordo della strada.
Mi sono chiesto a chi potesse appartenere. Non c'era nessuno intorno e il cappello sembrava dimenticato da tempo. Ho provato a sollevarlo, ma era leggermente bagnato dalla rugiada.
Durante la giornata, non riuscivo a pensare ad altro. Ogni volta che uscivo dal negozio, guardavo il cappello nella mia borsa. Volevo restituirlo, ma non sapevo a chi.
Così ho deciso di chiedere ai vicini e ai colleghi se qualcuno avesse perso un cappello. Tutti dicevano di no, e nessuno sembrava sapere nulla. La curiosità cresceva, ma non c'erano indizi.
Arrivato a casa la sera, ho messo il cappello sul tavolo. Mentre ci guardavo, ho pensato a tutte le storie possibili di quella cosa semplice: forse era appartenuto a un uomo che aveva fretta, o a qualcuno che semplicemente non voleva più tenerlo.
Non ho trovato la persona giusta, ma quel cappello è diventato un piccolo mistero nella mia giornata.
Non sempre si deve risolvere tutto subito; a volte è bello lasciar andare un piccolo enigma e immaginare storie senza fine.
Il cappello rimane sul mio tavolo, e ogni tanto lo guardo con un sorriso, pensando a cosa significa per gli altri.
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